Per quale motivo un viaggiatore non ha diritto alla restituzione della somma spesa?
Il blocco causato dall’attuale emergenza ha effetto in tutto il mondo. Molte persone hanno dovuto quindi, annullare il loro viaggio. Se pensiamo ad un secolo fa, gli anni venti erano chiamati “i ruggenti anni Venti”. Ora il 2020 è destinato a passare alla storia come l’anno in cui tutto il mondo si è fermato. Tutto ciò che possiamo fare è aspettare. Per molte persone in questo momento la paura di non essere in grado di ottenere il rimborso completo delle vacanze prenotate è reale. Posti di lavoro e stipendi stanno evaporando.
È comprensibile che coloro che hanno risparmiato per un viaggio e che non possono partire abbiano la necessità di recuperare la somma spesa. Ovviamente, in base ai diritti dei consumatori, ognuno dovrebbe ricevere un rimborso. Quindi perché non posso semplicemente riavere i miei soldi?
E’ importante che ognuno di noi cerchi di guardare questa situazione da ogni angolazione: #WeAreInThisTogether non è mai stato più vero. Ricordiamo a tutti la parola sudafricana “ubuntu”, che significa “Sono grazie a te”, e guardiamo a come possiamo aiutare gli altri.
Con i confini sbarrati, i numerosi voli a terra in tutto il mondo ed i collegamenti internazionali congelati, l’industria del turismo è stata tagliata fuori da tutto. E’ senza ossigeno. Gli hotel e le strutture ricettive, così come tutti gli operatori connessi ai servizi turistici che sono i principali motori economici di interi paesi e comunità, ora sono privi di fondi.
Per questo, a fronte dell’emergenza, le condizioni di cancellazione dei servizi sono state stravolte, anche se non sembra, in modo positivo.
Cosa sta accadendo in senso pratico?
I servizi prenotati che prevedevano la cancellazione gratuita prima della partenza mantengono la policy invariata. Per i servizi per i quali le condizioni sono più restrittive invece, si ha la possibilità, ricevendo un credito sotto forma di voucher o buono viaggio, di poter riprogrammare la partenza, senza che si perda la somma versata.
Tuttavia per molte persone, la riprogrammazione di un viaggio a breve termine è ancora impossibile ed è per questo, che nella maggior parte dei casi, il credito ha durata di un anno. Ricorda: la tua vacanza non è cancellata è stata semplicemente rinviata.
Perché questa scelta attuata nel settore è così importante?
Condé Nast Traveller, rinomata rivista del settore, ha intervistato alcune importanti realtà del mondo del turismo; Come afferma Hans Pfister, proprietario della Cayuga Collection: “La domanda che ci viene maggiormente posta dagli ospiti che richiedono un rimborso completo è” Che cosa hai fatto con i miei soldi? ” La risposta è semplice: stiamo utilizzando i soldi incassati dalle prenotazioni per continuare a pagare gli stipendi al maggior numero possibile di personale locale in modo da poter investire in formazione, supportare le nostre comunità locali e lavorare con i nostri fornitori per poter riaprire in pochi mesi e fornire un’ottima esperienza di vacanza a tutti gli ospiti interessati. Nessuno ne trae profitto. ”
Se questo gruppo di hotel e alberghi eco sostenibili in Costa Rica e in tutta l’America centrale dovesse discostarsi da questa politica, la verità è che si creerebbero maggiori difficoltà alle comunità locali che dipendono fortemente dal turismo.
“Supportare le piccole imprese con progetti di conservazione e di comunità, che dipendono fortemente dal turismo, non è mai stato così importante per l’ambiente nel suo insieme”, afferma Alice Gully di Aardvark Safaris. ‘Rinviando la tua vacanza, i tuoi soldi permettono di operare su quelli che erano i guadagni e di assicurare al personale un lavoro. Trattenere i soldi per il tuo prossimo viaggio in Africa contribuirà a proteggere le comunità e le aree naturali locali, risorse di cui abbiamo bisogno per tutte le generazioni future”
“Questa è una situazione molto difficile in cui tutti noi – come società – ci troviamo e dobbiamo lavorare insieme per navigare nelle acque sconosciute che ci attendono”, afferma Justin Wateridge, amministratore delegato di Steppes Travel. Si tratta di riunirsi tutti. I tour operator come Steppes Travel sono ben consapevoli degli obblighi nei confronti dei clienti: questa è la loro priorità. E non si tratta di rinunciare ai diritti dei consumatori. Piuttosto, è interessante capire che tutti abbiamo un più ampio dovere di cura. Il viaggio riguarda il collegamento di mondi. Questo non è mai stato più evidente o più importante. Rimandare un viaggio rassicura chi lavora nel turismo, le guide, i conducenti, il personale delle strutture ricettive di tutto il mondo che questa tempesta passerà e la vita tornerà alla normalità. “
tradotto e riadattato da Francesca Arici
CREDIT: Condé Nast Traveller